Esordisco con un primo articolo su un tema molto vasto e ampiamente discusso: la sperimentazione animale.
La prima cosa da specificare è una netta divisione tra quella dedicata alla ricerca e quella dedicata alla cosmesi.
Quest'ultima infatti è veramente qualcosa di abnormemente errato e che si allontana totalmente dalla scienza in sè e quindi, a mio parere, bisogna condannare esperimenti di sorta il cui fine è soltanto farci sembrare belli fuori.
Ma, e qui arriva il grande dilemma, nella scienza finalizzata alla ricerca pura e applicata, conviene continuare ad utilizzarla o ci sono metodi sostitutivi validi? Oppure ci sono delle alternative ma che non la possono sostituire del tutto? La mia tesi si avvicina maggiormente a questo ultimo punto di vista: esistono delle nuove tecnologie che la possono affiancare e magari ne possono ridurre l'uso ma NON possono sostituirla totalmente. Si parla spesso di tecnologie informatiche,colture cellulari o tissutali,simulazioni artificiali e similari. Ma come possono simulare un organismo? Tutti capiscono a pieno che una cellula o un tessuto non sono per niente un organismo: 3 livelli organizzativi completamente diversi. Un computer per quanto potente non può simulare un uomo così come non possono farlo dei sistemi artificiali.
Esiste poi la "regola delle 3 R": Replacement (sostituzione),Reduction(riduzione del numero di animali), Refinement(miglioramento delle condizioni degli animali). Con la normativa EU del 2010(che non sto a spiegare qui perchè sarebbe troppo lunga) si stanno trattando con grande attenzione le ultime 2 R: stabilisce infatti provvedimenti e strutture che limitano l'uso degli animali tramite processi burocratici e sono stati stabiliti apparati per il controllo del benessere degli animali da laboratorio. La prima R è, giustamente, interpretata come: sostituzione là dove si può. Infatti bisogna valutare il fatto che non si può sradicare all'improvviso una pratica scientifica che è fissata da anni e che finora ha sempre portato a grossi progressi e scoperte scientifiche. Ciò non significa però immobilismo e dogmatismo ma semplicemente preservare una tecnica che può portare avanti la ricerca. Oggi come oggi,ribadisco, non esistono infatti delle vere e valide tecniche sostitutive alla sperimentazione animale: ritengo sia comunque giusto che si continui a ridurla nei casi in cui è davvero superflua o obsoleta e che si continui a studiare tecniche alternative che possono affiancarla e aiutarla ad ottenere risultati sempre più validi.
Riporto qui il link alla direttiva del 2010: clicca
QuiVi saluto e aspetto un'interessante discussione.
Federico
Edited by Federico Saltarin - 9/6/2012, 14:18
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